New York conosciuta nel mondo anche come “Grande mela” (Big Apple), un paragone le cui origini risalgono al libro The Wayfarer in New York scritto da Edward S. Martin nel 1909, è la città più popolosa degli Stati Uniti (tanto che la sua popolazione di 8,5 milioni di abitanti supera il doppio dei 4 milioni di Los Angeles, seconda città nazionale), nonché uno dei centri economici più importanti del mondo.
Situata sulla cosiddetta Baia di New York (New York Bay), in parte sul continente e in parte su isole, è amministrativamente divisa in cinque distretti (borough): Manhattan, The Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island.
Uno dei suoi simboli più famosi è la Statua della Libertà
La Statua della Libertà (Statue of Liberty), inaugurata nel 1886, è un monumento simbolo di New York e degli interi Stati Uniti d’America, uno dei monumenti più importanti e conosciuti al mondo.
Situata all’entrata del porto sul fiume Hudson al centro della baia di Manhattan, sulla rocciosa Liberty Island.
Il nome dell’opera è La Libertà che illumina il mondo.
Fu realizzata dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione di Gustave Eiffel, che ne progettò gli interni.
Con i suoi 93 metri d’altezza (incluso il basamento), che dominano l’intera baia di Manhattan, essa risulta perfettamente visibile fino a 40 chilometri di distanza. Raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente nella mano destra una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell’altra tiene una tavola recante la data del giorno dell’Indipendenza americana (il 4 luglio 1776);
Ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti.
Ponte di brooklyn
Il Ponte di Brooklyn è uno dei ponti più famosi al mondo ed è considerato una delle icone della Grande Mela.
Nel 1867 Roebling presentò il disegno di un ponte sospeso sull’East River che collegava la città di New York e la città di Brooklyn (Brooklyn si unì a New York solo nel 1898) e che aveva lo scopo di facilitare gli spostamenti (non solo di persone, ma anche delle merci) tra queste due zone.
Il ponte, attraversa l’East River collegando i distretti di Manhattan e Brooklyn, è stato costruito tra il 1867 ed il 1883 in base al progetto dell’ingegnere tedesco John Augustus Roebling, un autentico visionario che ebbe la folle idea di realizzare un ponte sospeso di 1800 metri di lunghezza e 84 di altezza, utilizzando degli imponenti cavi d’acciaio per sorreggerlo.
L’ingegnere tedesco venne incaricato del progetto dalla New York Bridge Company, una società newyorkese che all’epoca stanziò ben 3 milioni di dollari per la costruzione del ponte.
Roebling morì di tetano alcuni mesi prima dell’inizio dei lavori di costruzione, il 22 luglio del 1869, a causa di un’infezione riportata a seguito di un’incidente su uno dei moli lungo l’East River a New York.
I lavori per la costruzione dell’ambizioso progetto iniziarono il 2 gennaio del 1870 sotto la supervisione di Washington Roebling, il figlio del progettista tedesco, che venne assunto dalla New York Bridge Company come capo ingegnere.
Washington rimase paralizzato a causa di un’embolia gassosa che si manifestò a seguito di una sua una visita nelle camere di scavo sottomarine del ponte, ed ebbe quindi bisogno dell’aiuto della moglie, Emily Warren Roebling.
Il 24 maggio del 1883, circa 13 anni dopo la posa della prima pietra, fu il giorno della grande inaugurazione, che fu presieduta dal presidente statunitense Chester A. Arthur e dall’allora governatore di New York Grover Cleveland.
La prima persona a percorrere il ponte da Manhattan e Brooklyn fu Emily Warren Roebling, che portò con sé per la traversata un gallo che simboleggiava la vittoria.
Si stima che nelle prime 24 ore il ponte venne attraversato da circa 250.000.
Inizialmente per attraversare il Ponte di Brooklyn (che veniva utilizzato da pedoni e carrozze) era necessario pagare un pedaggio di 5 centesimi di dollaro.
Il 30 maggio 1883, sei giorni dopo l’inaugurazione, sul ponte si verificò una tragedia nella quale persero la vita 12 persone.
A causa di un falso allarme sull’imminente crollo del ponte, tra le circa 20.000 persone che vi stavano passeggiando sopra dilagò il panico.
La folla impazzita era fuori controllo, e nella confusione generale 12 persone rimasero schiacciate ed oltre 100 furono ferite.
Il 17 maggio 1884, PT Barnum portò sul Ponte di Brooklyn ben 21 elefanti, con l’intento di dimostrare che era stabile e sicuro.
I protagonisti dell’impresa furono Jumbo, un elefante di oltre 7 tonnellate di peso, ed altri 20 elefanti .
Quel giorno c’erano migliaia di newyorkesi ad assistere allo spettacolo del passaggio degli elefanti.
Il costo finale di questa stupenda opera di ingegneria civile è stato di circa 15 milioni di dollari, mentre inizialmente ne erano stati stanziati 4,5 (3 dalla New York Bridge Company e 1,5 dalla città di New York).
Durante la costruzione sono morte 27 persone.
Little Italy a New York
Little Italy, viene ribattezzata dal New York Times “ Littler Italy ”, l’Italia più piccola: infatti ormai di italiano nel quartiere di Manhattan vi è rimasto ben poco a favore della sempre più crescente comunità cinese.
Le strade rimaste a maggioranza italo-americana ormai sono solo due: Grand Street e Mulberry Street, le altre sono state occupate da Chinatown a nord e da SoHo a ovest.
Neanche la mafia abita più qui: il Ravenite Club che un tempo apparteneva alla famiglia Gambino è diventato un negozio di scarpe, e se nel 2005 si aggirava ancora per le strade Vincent Gigante, il capo della famiglia Genovese, ormai non si vedono più mafiosi.
Nel 1950 i 10.000 abitanti italo-americani di Little Italy rappresentavano il 50% degli abitanti del quartiere, mentre adesso i suoi 8.600 abitanti sono appena il 5%! Inoltre degli abitanti non ce n’è nemmeno uno nato in Italia, mentre del 50% degli abitanti nati all’estero, il 90% è nato in Asia!
Una cosa che invece non è cambiata è il costo alto degli affitti: $4500 al mese per un bilocale.
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